Giu 282012
 

Umberto Rapetto non è più un colonnello della Guardia di Finanza. Ufficialmente e formalmente si è trattato di dimissioni. In verità, pare che desse parecchio fastidio ai “poteri forti”, alla politica e alla criminalità organizzata. Per questo è stato “gentilmente invitato” a farsi da parte. Chi è Umberto Rapetto?
Per i più si tratta di un nome insignificante. Eppure siamo di fronte a un super esperto di informatica e lotta alle frodi. Autore di numerose pubblicazioni, è anche docente universitario. Gli Stati Uniti ce lo invidiano. Le sue competenze e la sua intensissima attività hanno consentito al nostro Stato di individuare migliaia di evasori fiscali. Peccato che poi le somme concretamente recuperate sono minime. Per cinque anni, Rapetto ha seguito tutti i componenti delle organizzazioni che gestivano il gioco d’azzardo in Italia senza pagare le imposte. Finchè un giorno, ha chiuso il dossier, facendolo arrivare ai carabinieri: ha fatto arrestare quindici persone.
Rapetto si è presentato in giudizio con migliaia di pagine di prove e con conti precisi: le società dei videopoker sotto accusa devono restituire allo Stato 98 miliardi, 456 milioni, 756 mila euro. Cifra mostruosa, superiore persino alle ultime quattro manovre finanziarie messe assieme (con le nostre tasse e i nostri sacrifici). Gli imputati che sono stati tutti condannati penalmente hanno patteggiato, anche se Rapetto era contrario: il colonnello sosteneva che dovevano restituire fino all’ultimo centesimo di euro.
Alla fine i giudici si sono rivolti alla Corte dei Conti la quale ha preso atto della condanna penale della Cassazione e ha imposto agli imputati il pagamento di appena 2,5 miliardi di euro. Lo sconto è di quelli che nemmeno nel più pazzo dei supermercati: 96,5%!
Qualcuno ne ha parlato in TV? Ovvio che no, la farfallina di Belen, i dettagli delle cenette simpatiche di Arcore o il sole in Primavera sono argomenti ben più importanti.
In sintesi, l’attività del colonnello Rapetto consente di accertare 98 miliardi e mezzo di evasione fiscale ad opere delle società che operano nel gioco d’azzardo. E che fa lo Stato? Concede a loro uno sconto del 96,5% e a noi… sempre nuove tasse!
Già, perché se a non pagare le imposte è un piccolo imprenditore o un normale cittadino, si interviene con i carri armati.
Se ad evadere sono le grandi società, si va con i guanti, c’è il super premio. Quei 98 miliardi e rotti avrebbero alleggerito di molto i nostri sacrifici e avrebbero dato un enorme aiuto a risolvere tanti dei problemi in cui versa il nostro martoriato paese!
Quel premio che non c’è stato per Rapetto. Costretto a dimettersi perché faceva fin troppo bene il proprio mestiere.
Proprio sicuri che una Repubblica in cui l’immoralità è la norma debba essere festeggiata? Decidete voi.

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Giu 212012
 

Il primo film girato in Italia da Woody Allen non aveva avuto un giudizio critico positivo anche se il pubblico, al contrario, s’era precipitato a vederlo.

Beh a me è piaciuto: sia la storia che la recitazione di Woody e un sorprendente Benigni che, contenuto, riesce anche a diventare tollerabile a chi non l’ha proprio in simpatia. Woody Allen è sempre una spanna al di sopra della media. La trovata del cantante lirico che sa dare corpo alla sua voce solo quando è sotto la doccia e lo sviluppo che ne consegue, sono una chicca gradevolissima e una trovata degna di nota.
Ovviamente, essendo il film principalmente rivolto al pubblico americano, c’è una certa concessione turistica di luoghi e suoni. La colonna sonora inizia con “Volare” di Modugno, e “Arrivederci  Roma” è suonato in tutte le salse, ma sono salse ben calibrate. Curioso il motivo che presenta ogni apparizione di Benigni, eletto uomo del giorno della futilità più vuota che si possa immaginare. La canzone è un retrò d’anteguerra “Ciribiribin” che calza perfettamente al personaggio. Sono tutte brevi storie di costume e di amori trovati, perduti, ritrovati e sofferti sino alla gioia. Chi non l’ha visto aspetti il DVD e lo comperi. È una spesa bene fatta.

Giu 212012
 

Doctor Who è un classico prodotto dalla BBC di Londra sin dal lontano 1963, una serie che andò avanti sino al 1989. Nel 1996 ci fu un “one shot” film per la tv, ma dal 2005 è stato ripreso a 16.9 con colori brillanti, serie che è tuttora in produzione.

La nuova serie viene messa in onda su Rai 4 una volta la settimana ed è stata raccolta in Dvd, in tre box, uno per stagione. Quelle del 2005 e 2006 sono uscite lo scorso anno, adesso è in vendita quella del 2007.

Chi è il Doctor Who? È un viaggiatore dello spazio, l’ultimo di una specie di uomini del tempo che vaga nello spazio dentro una cabina della polizia britannica, di quelle vecchie dipinte ancora di blu (le attuali sono tutte rosso fuoco).

Nei suoi viaggi affronta situazioni inverosimili ma molto divertenti. Una grossa trovata degli autori quella di dare al personaggio la capacità di mutare, così la sostituzione di un attore con un altro diventa un meccanismo mutante già assimilato dal telespettatore.

Il primo “dottore” della nuova serie è stato Christopher Eccleston, poi dal 2006 al 2008David Tennant e dal 2009 ad oggi Matt Smith.
Consigliato a tutti quelli cui piacciono le cose fantasiose e stravaganti.

Christopher Eccleston David Tennant Matt Smith

 

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