Giu 082017
 

AFOscarInk-1-1È uscita una nuova collana Oscar Ink di Mondadori.
Una nuova iniziativa libraria per proporre fumetti classici e new wave.
Tra i primissimi ecco Alan Ford con la prima serie dei 75 episodi che stupirono il mondo.
Attenzione la serie ha un formato piuttosto grande 17,5 x 25 e il Libro Uno di Alan Ford, che raccoglie tutti gli editi nel 1969 dal maggio a dicembre ( 8 storie), forma un librone di circa mille pagine dal peso di 1,8 chili, un’edizione decisamente consistente.
Un’edizione “must” celebrativa che non deve mancare in nessuna fumettoteca


IL RITORNO DI RICCARDO FINZI
NEL NOME DEL DELITTO

finzi cover mondadori
E’ in vendita in tutte le librerie nella serie Oscar Giallo, edizione Mondadori, l’inedito di Riccardo Finzi dal titolo “Delitti Pilotati” assieme a “Nel nome della Mafia”. I due romanzi sono racchiusi in unico volume che porta anche lui il suo titolo “Nel nome del delitto”. Autore: Max Bunker.
Forse questa sequenza di titoli in un unico volume può fare girare
la testa, quindi chiariamo bene: Il volume è “Nel nome del delitto” che raccoglie l’inedito “Delitti Pilotati” assieme al best seller “Nel nome della Mafia”. Il primo titolo che avevo dato all’inedito era “Nel mirino” titolo provvisorio che ho poi mutato in “Delitti pilotati” perché mi sembrava più diretto.
Quando ho fatto il contratto con la Mondadori mi venne espressamente richiesto di firmare col mio nom-de-plume di Max Bunker che ha ben altro richiamo del mio nome anagrafico. Ho accettato volentieri.
La storia di questo inedito merita d’essere raccontata. Verso la fine
del 1994 iniziai a scrivere i primi tre capitoli del libro a cui non avevo ancora dato il titolo. Poi accaddero dei fatti importanti che mi travolsero e i tre capitoli scritti finirono nell’archivio della smemoratezza. Avevo finito da qualche mese “L’assassino è tra noi” e questo inedito doveva inserirsi subito dopo e prima di “Sparo per uccidere” che è del 1995.
Circa un anno fa, mettendo le mani nella cassapanca dei miracoli
(così battezzata perché riuscivo a trovare cose  che temevo perdute) mi convinsi che il nome attribuito non era usurpato, infatti trovai una cartellina con i tre capitoli  scritti in bella.
Li lessi con curiosità e vidi che proponevano personaggi che avevano avuto un ruolo ne “Nel nome della Mafia”, la nipote della Pina, l’agente speciale dell’Fbi Phil Calcaterra e d’improvviso mi venne alla mente tutta la trama che avevo ideato, aiutato anche da qualche appunto che era rimasto insieme ai dattiloscritti.
Ne parlai con il neo-direttore degli Oscar il quale mi invitò a portare a termine il romanzo di cui avevo accennato sviluppo e soluzione finale, visto che aveva già in programma la riproposta di tre romanzi di Finzi e un inedito era la ciliegina sulla torta.
Così mi misi all’opera caricato ed entusiasta ma non avevo calcolato che l’ambientazione era del 1994, quindi niente telefoni cellulari ad esempio ma la cosa più difficile era ritrovare l’atmosfera che aveva caratterizzato quell’epoca. Si trattava di oltre vent’anni prima! Feci il topo di biblioteca alla Sormani e riuscii a recuperare l’afflato di quei giorni che a dirlo ora erano tempi felici senza saperlo, e incollai i miei polpastrelli al mio portatile iniziando la sonata in do maggiore opera 350. Tutto il resto è silenzio usava chiudere William Shakespeare. Ma no, non è così, tutto il resto è vita brillante e gioiosa anche se tinta di giallo.

                                                                                    Max Bunker

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